Oltre 300 delegati da più di 200 tra le più attive società nel mercato degli NPL si sono riunite il 7 e 8 marzo a Londra per la IX edizione di SmithNovak NPL Europe. Tra i rappresentanti italiani c’era anche Riccardo Sigaudo, responsabile Originator del Gruppo Banca IFIS.
Trend, scenari e numeri sono stati il fulcro delle discussioni: nonostante un 2018 “record” con 205 miliardi di transazioni NPL in tutta Europa, visti i target imposti dalla vigilanza che stanno continuando a “forzare” le operazioni di vendita, l’Italia resta uno dei mercati più attenzionati con 266 miliardi di NPL lordi da gestire. “Il mercato si sta muovendo verso una industrializzazione dei processi di gestione dei crediti non performanti all’insegna della specializzazione e dell’efficienza” ha spiegato Sigaudo.
Stando i dati del Market Watch NPL di Banca IFIS pubblicati a gennaio 2019, negli ultimi due anni l’Italia ha vissuto una forte riduzione di NPL nei bilanci delle banche (-44%). Lo stock tra il 2017 e il 2018 è passato da un valore netto di 89 miliardi a 40 miliardi: quasi una transazione su due è stato raggiunta grazie allo schema di garanzia pubblico (GACS).
Nel 2019 l’Ufficio studi di Banca IFIS ha stimato 50 miliardi di nuove transazioni. “In un mercato così intenso e dinamico i player indipendenti e i servicer giocheranno un ruolo fondamentale. Banca IFIS si è mossa in anticipo: all’inizio dell’anno è il Gruppo ha acquisito FBS, il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di NPL ipotecari e corporate. Oggi siamo il primo player integrato per la gestione degli NPL italiani” ha dichiarato Riccardo Sigaudo.