L’European Banking Authority (EBA) ha introdotto nuove regole per la classificazione in default delle controparti inadempienti rispetto alle proprie obbligazioni.
Le nuove regole prevedono una definizione più stringente dell’ammontare dell’arretrato e rispondono all’obiettivo del regolatore di armonizzare la definizione di default tra gli istituti finanziari europei.
Nel caso di rapporti co-intestati, potrebbe verificarsi il coinvolgimento nel default di questi e dei rapporti dei singoli co-intestatari.
Infine, nel caso di richiesta di rimodulazioni dell’affidamento a causa di difficoltà finanziarie, la nuova normativa impone di classificare un cliente a default qualora tale rimodulazione determini una perdita per la Banca/Società superiore all’1% rispetto al valore attuale netto dei flussi di cassa.
[1] La soglia dei 500 euro è ridotta a 100 euro per le persone fisiche e per le PMI che presentano esposizioni verso la Banca per un ammontare complessivo non superiore a 1 milione di euro.
[2] Nel caso di anticipazioni pro-solvendo l’arretrato è rappresentato dall’eccedenza del conto anticipi rispetto alla quota di anticipazione concordata tra il factor e il cedente.
Le nuove regole sono state applicate da Banca Ifis a partire dal 1° gennaio 2021.
Da tale data, la posizione debitoria di un’impresa cliente, qualora presenti arretrati nei pagamenti oltre le soglie previste dalla normativa, è segnalata alla Centrale dei Rischi di Banca d’Italia tra le attività deteriorate e questo può comportare effetti negativi sulla sua capacità di accedere al credito, come, ad esempio, la difficoltà di ottenere nuovi finanziamenti.
È fondamentale, quindi, rispettare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e non restare in arretrato nel rimborso dei propri debiti anche per importi di modesta entità.
* Le PMI, che hanno esposizioni verso la Banca per un ammontare complessivamente non superiore a 1 milione di euro, sono considerate in default quando la somma di tutti gli importi in arretrato dovuti alla Banca è superiore a 100 euro.
Per un ulteriore approfondimento dell’argomento, per consultare le FAQ o avere maggiori informazioni, ti invitiamo a scaricare la “Guida semplice alle Nuove Regole Europee in materia di Default”.